1.3 Verso un Modello di Orientamento Integrato

1.3 Verso un Modello di Orientamento Integrato

In base alle problematiche che sono emerse dalla relazione dello studio condotto nella prima fase di questo progetto (IO1) ed in base ai fattori di progresso che sono stati delineati, il consorzio del progetto Beyond Neet(d)s ha sviluppato un Modello di Orientamento Integrato al fine di supportare i professionisti nel lavoro con gruppi target altamente svantaggiati e difficili da raggiungere, come i cosiddetti NEET.

Il Modello di Orientamento Integrato sviluppato come parte del Programma Beyond Neet(d)s Erasmus+ (2021), si basa sul modello utilizzato per definire i fattori di progresso e fornisce una prospettiva completa ed integrata in materia di orientamento dei NEET in quanto mentee. Il modello individua 5 ambiti chiave nel processo di coaching:

  • Personale: Un aspetto importante del processo di coaching è quello di supportare il mentee nel suo percorso di autoconsapevolezza, autoriflessione e crescita o sviluppo personale. Quest’ambito potrebbe comprendere il lavorare sulla propria autostima, motivazione e altre tematiche finalizzate ad avere una considerazione migliore di sé stessi e un’idea più chiara circa i propri sogni.
  • Contestuale: Ciascun mentee arriva con il proprio background. Come mentore, potresti sentirti frustrato riguardo a questo perché molto spesso è proprio ciò che impedisce al mentee di progredire nella propria vita. Potrebbe avere a che fare con le responsabilità familiari, la salute a livello mentale, la salute a livello fisico, l’assenza di una rete di supporto ed una serie di altre cose che si ripercuotono su chi sono e sulla fase della loro vita che si trovano a vivere. Un’altro motivo per il quale potreste sentirvi frustrati quando si lavora in quest’ambito è che spesso non risulta chiaro ‘fino a che punto arriva il proprio lavoro.’ Pertanto, quando ti trovi a lavorare sulla situazione contestuale del mentee, è fondamentale consultare anche altri professionisti e servirsi di ulteriori servizi di supporto (professionale) per poter aiutare non solo il proprio mentee ma anche te stesso e tutelare i tuoi confini professionali.
  • Occupabilità: Come mentore, cerchi costantemente di guidare il tuo mentee verso qualcosa, sia che si tratti di formazione, di impiego, o di qualsiasi altro passo avanti nella loro vita. Quello di ottenere una qualche forma di impiego ad un certo punto della loro vita, tuttavia, è quasi sempre un obiettivo a lungo termine. Pertanto, ti concentri sul lavorare con loro sul piccolo passo successivo da compiere, come ad esempio aiutarli a trovare un corso che potrebbero frequentare, creare un CV o aiutarli a prepararsi per un colloquio di lavoro.
  • Posto di lavoro: Trovare un lavoro è un enorme traguardo di cui ogni mentee andrebbe fiero. Tuttavia, tenersi il lavoro potrebbe essere persino più difficile per alcuni, per vari motivi. L’orientamento integrato non finisce nel momento in cui il mentee compie il primo passo in un’ottica di progresso personale, anche se quel passo era proprio rappresentato dal trovare un lavoro. Se vuoi ottenere un effetto a lungo termine come mentore, devi restare dietro le quinte per un po’.

 

Potresti ancora servire per affiancarli in questa nuova collocazione e ciò farebbe davvero la differenza a lungo termine, in quanto potrebbe portare ad una maggior sicurezza in ambito lavorativo da parte del mentee, invece di dover passare nuovamente attraverso un processo simile in seguito ad un licenziamento o ad un non rinnovamento del contratto di lavoro.

  • Comunicazione: Alla base del Modello di Orientamento Integrato c’è la comunicazione. Non importa quale attività svolgi con il mentee; in ogni fase del percorso quello che più conta è la comunicazione. La comunicazione è fondamentale. Essa è determinante nel far sì che il mentee si affidi al tuo servizio, che si fidi abbastanza di te da presentarsi o che si ripresenti all’appuntamento successivo, o che si senta abbastanza sicuro da raccontarti l’intera storia. In ciascuno degli ambiti all’interno del Modello di Orientamento Integrato, sia la comunicazione non-verbale che quella verbale sono fondamentali e capacità come l’ascolto attivo, il mostrare empatia e l’essere consapevoli dei propri pregiudizi sono estremamente importanti per il mentore, al fine di creare un ambiente protetto per il proprio mentee e far nascere un reciproco sentimento di fiducia perché senza la fiducia, il mentee non potrà mai progredire.

 

Non solo il modello di orientamento integrato prende in esame tutte le principali tematiche che uno può incontrare nel percorso di orientamento, ma riconosce anche l’eterogeneità del gruppo target integrando dei ‘fattori imprecisati’ all’interno del modello stesso. Ciasun mentee è diverso e al fine di mantenere un approccio individualizzato, bisogna tener conto di altri fattori che potrebbero insorgere durante il processo di affiancamento (oltre ai 5 ambiti delineati), rendendolo così un approccio veramente completo ed integrato.

 


Figura 2: Il Modello di Orientamento Integrato (Beyond Neet(d)s Progetto Erasmus+, 2021)

 

Domande di riflessione per il lettore:

  1. Rifletti sulle tue esperienze di ricerca di lavoro. Credi che tali fattori di progresso ti sarebbero stati d’aiuto al fine di garantirti il posto di lavoro?
  2. Pensa al tuo gruppo di mentee. Come potresti utilizzare i fattori di progresso nel tuo lavoro?
  3. In che modo pensi di poter coinvolgere efficacemente i tuoi mentee mediante l’utilizzo di metodi di comunicazione non tradizionali?