2.3. Quando il Cervello Sperimenta lo Stress da: Attacco – Fuga – Blocco
Come menzionato precedentemente, la risposta di attacco-fuga-blocco è una reazione naturale del nostro corpo ad un determinato pericolo. Si tratta di una tipologia di risposta allo stress che ci aiuta a reagire alle minacce avvertite. Questa risposta viene attivata dalla paura psicologica che è stata “appresa”. Ovvero, è stata associata una situazione o uno stimolo ad esperienze negative. Tale risposta psicologica è iniziata nel momento in cui ci siamo esposti per la prima volta ad una determinata situazione pericolosa, sviluppandosi poi nel tempo.
In particolare, la risposta attacco-o-fuga è una risposta di difesa attiva quando dobbiamo attaccare o fuggire da un ambiente potenzialmente pericoloso. Dall’altro lato, la risposta di freezing (blocco) è un ulteriore tentativo di protezione personale, al pari dell’attacco o della fuga. Essa comporta cambiamenti fisiologici simili, ma la differenza consiste nel rimanere completamente immobili e pronti a compiere la mossa successiva.
Quando ti trovi di fronte ad una presunta minaccia, la tua modalità di sopravvivenza aumenta. Questo perché è stata già classificata quella determinata situazione come potenzialmente pericolosa per la nostra vita ed il tuo corpo automaticamente reagisce con la risposta di attacco-fuga-blocco per proteggersi (Nunez, 2020).
Di seguito alcune risposte fisiologiche che vengono attivate nela meccanismo di attacco-fuga:
- Sangue- Il sangue si addensa, il che aumenta i fattori di coagulazione. Ciò prepara il corpo ad un’eventuale ferita.
- Mani e piedi- Potrebbero risultare freddi dato che il sangue converge verso i muscoli e organi principali.
- Orecchie- Le tue orecchie “ravvivano” e il tuo udito diventa più nitido.
- Velocità del respiro- Il tuo respiro accelera al fine di riversare maggior ossigeno nel sangue. Ciò avviene per essere pronti all’attacco o alla fuga.
- Battito del cuore- Il tuo cuore inizia a battere più veloce per portare più ossigeno ai muscoli principali.
- Capogiri- L’aumento di ossigeno nel sangue ci fa girare la testa anche se non la stiamo utilizzando.
- Occhi- La tua visione periferica aumenta in modo che puoi monitorare l’ambiente circostante. Le tue pupille si dilatano e fanno entrare più luce, in modo da vedere meglio.
- Sudorazione- La tua pelle potrebbe risultare più sudata o più fredda. Potresti apparire pallido o avere la pelle d’oca.
- Tensione muscolare- I tuoi muscoli si contraggono per permetterti di poter fuggire o attaccare.
- Percezione del dolore- La risposta attacco-o-fuga riduce momentaneamente la soglia del dolore.
(Beacon House, 2017).
Domande di riflessione per il lettore:
- Hai mai sperimentato il meccanismo di attacco-o-fuga?
- Che tipo di situazioni hai percepito come pericolose per la tua vita?
- Pensi di essere più una persona “fight” (che attacca) o “flight” (che scappa)?