7.4 Come Può Essere Riconosciuto l’Apprendimento Pregresso?
Le varie tipologie di apprendimento formale, non formale e informale devono essere valutate diversamente, dato che hanno approcci diversi e sono basate su esperienze differenti. L’analisi delle qualifiche è utile per riconoscere quelle formali, mentre la valutazione delle competenze può facilitare la certificazione di quelle acquisite tramite apprendimento non formale e informale. Tale processo di valutazione delle competenze fornisce così anche una possibilità per le persone, non in possesso di qualifiche formali, di vedere riconosciute e validate le proprie esperienze ed abilità.
Al fine di promuovere tale riconoscimento di conoscenze, abilità e competenze ottenute in contesti di apprendimento non formale ed informale, c’è dietro un enorme impegno finalizzato ad istituire delle procedure standardizzate e riconosciute di valutazione delle qualifiche e delle competenze, che si spera renderà queste metodologie più attuabili e accessibili.
Riconoscimento dell’Apprendimento Formale e Non Formale mediante Strumenti Europei
Un mezzo importante finalizzato alla comunicazione dei risultati dell’apprendimento in modo trasversale è rappresentato dagli Strumenti di Trasparenza Europei accessibili. Ci sono tre categorie principali dedicate alla validazione dei risultati, conseguimenti nell’ambito dell’apprendimento formale, non formale e persino informale, che verranno spiegati nel dettaglio di seguito:
- ECVET compresa la metodologia inerente i risultati dell’apprendimento e il sistema di crediti ECVET
- Micro-Credenziali
- EQF (Quadro Europeo delle Qualifiche) compresi i descrittori dei livelli EQF
- CEFR compresi i livelli di lingua accettati a livello internazionale.
I crediti ECVET contribuiscono a riepilogare il tempo speso in un’attività di apprendimento formale o non formale. Possono essere certificati e riconosciuti in tutta Europa. I risultati di apprendimento ECVET contribuiscono a definire degli obiettivi di apprendimento chiari, raggiungibili e valutabili che lo studente dovrebbe realizzare partecipando ad un’offerta di apprendimento formale e non formale. Essi seguono una certa struttura e vengono classificati in base alle conoscenze, abilità e competenze (a volte autonomia e responsabilità). I risultati dell’apprendimento forniscono un quadro completo dei conseguimenti raggiunti in tale ambito e di cosa lo studente dovrebbe aver assimilato al termine di un corso di formazione.
Nel 2021, la Commissione Europea ha iniziato a porre l’attenzione sui cosìddetti Micro-Credenziali, che potrebbero migliorare e forse rimpiazzare il sistema ECVET nel prossimo futuro. Il sistema dei Micro-Credenziali si prospetta essere un nuovo interessante metodo che potrebbe rivelarsi particolarmente utile in ambito di riconoscimento dell’apprendimento pregresso e della comparabilità e della trasparenza a livello europeo.
Il Quadro Europeo delle Qualifiche (EQF) è uno strumento di trasparenza che serve a comunicare e a trasferire dati all’interno dei vari quadri delle qualifiche a livello nazionale attraverso l’utilizzo dei descrittori relativi ai risultati dell’apprendimento. Ogni qualifica ottenuta formalmente corrisponde ad una scala che va da 1 a 8, in cui 1 indica che la persona è capace di svolgere incarichi base sotto diretta supervisione all’interno di un contesto strutturato, e 8 indica che la persona è estremamente qualificata e competente, che possiede abilità specifiche ed ha autorità e responsabilità. Il livello EQF viene riportato in certificazioni o diplomi formali, che consentono un paragone in termini di risultati in ambito di istruzione e formazione all’interno dei vari stati europei. Il livello EQF è basato su cosa è capace di fare una persona, non solo quanto tempo ha impiegato in un’offerta formativa.
Ultimo, ma non meno importante, il Quadro Comune Europeo di Riferimento per le Lingue (CEFR) è un sistema riconosciuto a livello internazionale che attesta la competenza linguistica in base a 6 livelli, dal livello base (A1/A2) all’intermedio (B1/B2) fino alla padronanza della lingua (C1/C2). I corsi di lingua, i libri di testo usati ed i certificati rilasciati solitamente indicano il livelo CEFR ottenuto. Ma c’è molto più di questo, perché il CEFR è dotato anche di una griglia di autovalutazione ed una persona può avere competenze linguistiche diverse in ambiti diversi come ad esempio la comprensione (ascolto & lettura/comprensione scritta), il parlato (interazione & elaborazione/esposizione), e scrittura.
Riconoscimento dell’Apprendimento Non Formale ed Informale mediante Metodologie Digitali Personalizzate
Oggigiorno, l’apprendimento avviene non solo all’interno di uno spazio fisico, concreto ma anche virtualmente. L’apprendimento online è spesso autogestito e spinge il singolo studente ad impegnarsi e a lavorare sui contenuti di apprendimento. In ambito di contesti di apprendimento formale, questo viene spesso strutturato in modo variegato, ciò significa che spesso l’autoapprendimento può avvenire tramite modalità dirette, faccia a faccia e viene certificato comunque in maniera formale, classica.
Quando l’apprendimento avviene esclusivamente in modalità online autogestita, si tratta spesso di un contesto non formale o persino informale. In base a chi propone l’offerta di apprendimento, possiamo trovare al suo interno obiettivi e strategie pedagogici, che avvolgono il contenuto di apprendimento in un formato assimilabile per gli studenti. Se questo è il caso, vengono generalmente applicati i seguenti tre step fondamentali.
1) Obiettivi di Apprendimento: Definizione di Conoscenze – Abilità – Competenze
Il contenuto formativo deve essere sempre finalizzato all’acquisizione di nuove conoscenze, abilità o competenze, che vengono indicate negli obiettivi e risultati di apprendimento (es. il sistema ECVET).
Il termine “Conoscenza” può essere definito in molti modi diversi, ad esempio come conoscenze teoriche o pratiche su un determinato argomento. Il processo di valutazione delle conoscenze può essere suddiviso in categorie, principalmente in abilità linguistiche, istruzione formale/non formale/informale, consultazione sul riconoscimento delle qualifiche, esperienze professionali ed abilità sociali.
Il termine “Abilità” indica le capacità ed abilità acquisite attraverso lo sforzo sistematico, continuo e deliberato di ottenere qualità trasferibili. Le abilità pre-esistenti possono essere quantificate e valutate attraverso una varietà di metodi e tipi di metodologie diversi che forniscono una chiara visione d’insieme delle abilità della persona.
Il termine “Competenza” può essere acquisito in riferimento ad un luogo di lavoro, ad un tirocinio, ad un affiancamento ed in situazioni simili – tali contesti rappresentano dei validi strumenti di partecipazione, interazione all’interno del mercato del lavoro che consentono di quantificare e valutare le competenze che le persone possiedono, ad esempio proprio in preparazione ad esso.
Esistono molti modi per definire gli obiettivi di apprendimento, ma generalmente ci si concentra su ciò che l’apprendista sarà capace di fare dopo aver lavorato nel contesto propostogli. Solitamente, si segue un modello generico: “L’apprendista sarà capace di – verbo/azione – oggetto/contenuto”, per cui ad esempio: “L’apprendista sarà capace di – ricordare – le tre tipologie di contesti di apprendimento.” Definendo precisamente lo scopo di un metodo di apprendimento personalizzato, sarà possibile valutare se l’apprendista ha raggiunto i suoi obiettivi e se ha acquisito le conoscenze, abilità o competenze che possono essere certificate.
2) Concetto Didattico: Usare il Serious Gaming come Strategia Motivazionale o di Erogazione di Contenuti
Per apprendimento autonomo centrato sull’individuo è fondamentale trovare strategie didattiche che coinvolgano e motivino la persona. Considerando la tendenza umana a cercare sempre un significato in ciò che facciamo, è ormai una realtà pedagogica quella che dimostra che è più facile imparare qualcosa quando il messaggio viene veicolato da una storia, una canzone o un gioco. Negli ultimi anni, questa strategia è stata riscoperta e integrata ai nuovi supporti multimediali come ad esempio i videogame, ottenendo una forte tendenza di gioco (serious gaming).
Quando vengono utilizzati come strategia di erogazione di contenuti, gli obiettivi di apprendimento vengono solitamente definiti all’inizio ed il gioco si sviluppa in base ad essi. In altri casi, i professionisti pedagogici più creativi possono ricorrere a giochi creati principalmente a scopo ricreativo ed utilizzarli a scopo formativo all’interno di contesti importanti (es. alfabetizzazione e abilità di calcolo o pensiero spaziale utilizzando giochi come ad esempio Scrabble, Minesweeper, o Tetris). Ciò significa che i partecipanti che si prestano al gioco interiorizzano contemporaneamente anche gli obiettivi di apprendimento, come effetto secondario.
I componenti del Serious Gaming sono inoltre strumenti eccellenti per motivare lo studente ad iniziare, portare avanti e completare un incarico. Dividendo grandi obiettivi in piccoli traguardi, è più facile convincere la persona ad intraprendere piccoli passi per raggiungere i propri obiettivi. È sempre importante trasmettere alla persona un senso di realizzazione e gratificazione nel momento in cui viene raggiunto un traguardo. Può avvenire attraverso una frase (es. “Ottimo lavoro!”, “Ben fatto!”) oppure attraverso la visualizzazione del risultato raggiunto associato ad un colore (es. il verde o l’argento/l’oro) o tramite una visualizzazione che rafforzi la sensazione di completezza (es. mostrando immagini tipo 100%, 10/10, barra di progressione completa, segni di spunta). Inoltre, vocaboli o immagini tipiche legate al gioco possono essere utilizzate per creare un ulteriore ambiente coinvolgente e divertente, invece di contenuti di apprendimento rigorosamente strutturati.
3) Validazione: Rilascio del Badge Digitale per Celebrare i Risultati Ottenuti
Al fine di rendere tangibili i risultati dell’apprendimento, il serious gaming viene a volte abbinato ad una nuova metodologia piuttosto recente: il badge digitale. I badge vengono anche utilizzati in giochi di intrattenimento, dato che essi hanno lo scopo di motivare il partecipante a continuare a giocare fornendogli indirettamente un senso di gratificazione in seguito ad un compito portato a termine. Gli Open badge, come presentati nel Progetto Mozilla Open Badge sono, ad esempio, un passo avanti in quanto convalidano il risultato raggiunto direttamente dietro il badge. Sfortunatamente, questi badge non vengono ancora ampiamente utilizzati al momento. Tuttavia, i badge digitali sono estremamente utili e possono potenzialmente essere abbinati in futuro con il sistema di Micro-Credenziali Europei. Visto che questo metodo di validazione è ancora in fase di sviluppo in Europa, i prossimi anni mostreranno nuovi entusiasmanti modi per riconoscere l’apprendimento pregresso.
Domande di riflessione per il lettore:
- Pensa ad una lingua straniera che sai parlare e cerca di valutare te stesso in base al CEFR.
- Pensa a come potresti mettere in pratica uno strumento tipo il badge digitale con i tuoi mentee.
- In che modo i componenti del serious gaming possono essere inseriti all’interno dei fattori motivazionali?